"Frane - Alluvioni - Incendi [in varie zone d'Italia]"
17 ottobre 1972 - 17 marzo 1981
(fascicolo 649)
Ritagli di articoli pubblicati da Antonio Cederna sul Corriere della Sera

Collegati al tema del fascicolo si segnalano anche articoli di Cederna sul tema centrali nucleari e idoneità geologiche dei luoghi in cui si vorrebbero costruire.

Materiale a stampa

In Italia due giorni di pioggia provocano un'alluvione. Il primato del dissesto geologico, in «Corriere della sera», Milano, 17 settembre 1972, pag. 1.


La città inquinata da speculazioni e irregolarità edilizie. Lo scandalo urbanistico di Agrigento, in «Corriere della sera», Milano, 10 dicembre 1972, .


Nuove alluvioni ripropongono il grave problema della difesa dell'ambiente. Perchè l'Italia frana quando piove, in «Corriere della sera», Milano, 3 gennaio 1973, pag. 1. L'articolo è conservato anche in fotocopia


Lo smottamento che ha travolto due case nel sorrentino. La fatalità non c'entra, in «Corriere della sera», Milano, 18 febbraio 1973, pag. 11.


Per lo straripamento del torrente Crostolo. Ennesima alluvione. Due morti a Reggio Emilia, in «Corriere della sera», Milano, 10 giugno 1973, . L'articolo è conservato anche in fotocopia


Con la nuova crisi di governo vanno in fumo anche i boschi, in «Corriere della sera», Milano, 5 ottobre 1974, .


Una valanga d'acqua e fango sommerge Trapani. Paghiamo anni di incuria, in «Corriere della sera», Milano, 7 novembre 1976, pag. 1.


Riaffiorano polemiche e vecchi mali dopo gli smottamenti di Natale. Il vero dramma è la frana dello Stato, in «Corriere della sera», Milano, 30 dicembre 1976, pag. 6.


I nuovi incendi sottolineano l'inadeguatezza dei servizi di spegnimento. Neppure un aereo per salvare i boschi in fiamme, in «Corriere della sera», Milano, 25 luglio 1977, . L'articolo è conservato in due copie


Alluvione programmata, in «Corriere della sera», Milano, 10 ottobre 1977, pag. 1.


Frane e incuria nemiche mortali di Orvieto e Todi, in «Corriere della sera», Milano, 17 novembre 1977, .


Nella sola Lombardia potrebbero essere occupate diecimila persone. Difendere l'ambiente non è un lusso ma una fonte di lavoro, in «Corriere della sera», Milano, 12 giugno 1978, .


In una conferenza dell'Ordine nazionale. Roma: critici i geologi sulla scelta dei luoghi per le centrali nucleari, in «Corriere della sera», Milano, 4 maggio 1979, .


L'ondata di maltempo: straripamenti, crolli di ponti, industrie e case allagate. E' la risposta del territorio al saccheggio dell'ambiente, in «Corriere della sera», Milano, 23 settembre 1979, .


Manca una legge che regoli la materia. Rapina del suolo. L'Italia è ormai la cava d'Europa, in «Corriere della sera», Milano, 21 novembre 1979, .


Mentre si aggrava il collasso idrogeologico. Niente di concreto è uscito dalla discussione al Senato sulla difesa del territorio, in «Corriere della sera», Milano, 8 dicembre 1979, .


Oltre duemila comuni colpiti negli ultimi anni da frane, alluvioni, straripamenti. Allarme dei geologi: il territorio italiano è sicuro per ospitare le centrali nucleari?, in «Corriere della sera», Milano, 14 febbraio 1980, . Insieme all'articolo sono conservate due lettere pubblicate nella rubrica "Lettere al Corriere" in riferimento alla questione delle centrali nucleari, datate rispettivamente 15 e 16 febbraio 1980


In Italia il geologo è contemplato soltanto dalla legge sui cimiteri, in «Corriere della sera», Milano, 20 marzo 1980, .


Che cosa promette il 1981 per la tutela ambientale, territoriale, ecologica. Dietro le frane l'inerzia politica, in «Corriere della sera», Milano, 24 gennaio 1981, pag. 3.


Appello al Parlamento: sono necessarie le leggi contro l'abusivismo e il dissesto idrogeologico. Il Bel Paese frana per incuria, in «Corriere della sera», Milano, 17 marzo 1981, pagg. 1-2.