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LA MIA APPIA. LABORATORIO DI MONDI POSSIBILI TRA FERITE ANCORA APERTE
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Parco Archeologico dell'Appia Antica
Regione Emilia Romagna IBC - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna
ieri e oggi
07 novembre 2018

IL PARCO DELLA VIA APPIA ANTICA
Il pensiero e le battaglie di Antonio Cederna. Scritti:1953-1996

1965

"Capita raramente (anzi si può dire che non è mai capitato) di doversi rallegrare con un mini­stro dei Lavori Pubblici per un suo intervento in favore dell'urbanistica romana: la recen­te decisione del ministro Mancini di modificare le previsioni di pia­no regolatore relative alla Via Ap­pia Antica, eliminando le zone edificabili e destinando a parco pubblico la campagna archeologica alle porte di Roma, è perciò da considerare come una felice sor­presa, e il due dicembre (data del­le sue dichiarazioni, riportate dall' "Avanti!" il giorno successivo) come una data memorabile nella storia di questa disgraziatissima città."

Una vittoria, Il Mondo, 21 dicembre 1965

1965

"Seicentomila metri cubi di edifici saranno costruiti in una delle zone archeologiche più famose del mondo, la campagna dell'Appia Antica, alle porte di Roma. Questa la notizia, incredibile ma vera, comunicata al pubblico dall'associazione « Italia Nostra » nell'affollato convegno di ieri sera al ridotto dell'Eliseo: in esso, archeologi e urbanisti hanno lanciato un appello a tutte le autorità e a tutti gli enti culturali italiani e stranieri, perchè una tale rovinosa prospettiva venga per sempre sventata."

Rovinosa prospettiva per la più famosa zona archeologica di Roma. L'Appia "liquidata" da una valanga di cemento armato, Il Giorno, 25 novembre 1965

1964

"Per quanto assuefatti dalla lunga esperienza, non riusciremo mai ad essere immuni da meraviglia e sgomento di fronte alla gravità e alla varietà delle offese che quotidianamente vengono arrecate agli ambienti storici più illustri, ai monumenti, al paesaggio, alla natura: un genio speciale, tutto  italiano, presiede a questo genere di attività, ricca delle più impensate sorprese, nella quale l'abilità di proprietari e speculatori sa brillantemente e con costante successo trarre profitto dalla leggerezza delle autorità competenti e dall'arretratezza della opinione pubblica."

LA VILLA FRA I RUDERI, Il Mondo, 4 febbraio 1964

1963

"A dieci mesi dall'adozione del piano regolatore di Roma (18 dicembre 1962), l'opera della commissione incaricata di esaminare opposizioni e osservazioni è ancora in alto mare, mentre prende corpo il sospetto che della stasi si voglia approfittare per compromettere determinate previsioni, e non certo nell'interesse generale. Di particolare delicatezza si presenta la situazione dell'Appia Antica, che opportunamente il piano ha destinato in gran parte a parco pubblico...."

APPIA 1963, Il Mondo, 5 novembre 1963

1962

"Tra i lati positivi del nuovo piano regolatore che pure presenta tante gravi lacune, fanno spicco le previsioni per il verde pubblico , e in particolare la destinazione a parco pubblico di buona parte del comprensorio dell'Appia Antica. E' un provvedimento salutato con soddisfazione da tutti coloro che in questi anni si sono battuti per sollevare Roma dalla sua vergognosa condizione di ultima capitale europea in fatto di spazi liberi e aperti....."

LA RIVOLTA DEI PADRONI, Il Mondo, 25 dicembre 1962

1962

""Si fa sempre più sentito il bisogno di guide turistiche aggiornate, che descrivano non solo i monumenti antichi ma anche quelli contemporanei, soprattutto quando si tratta dei monumenti dell'insipienza amministrativa e urbanistica: così da offrire al visitatore italiano e straniero un quadro più completo della situazione e interessanti elementi di giudizio etico-politico. Ecco qualche suggerimento per una visita all'Appia Antica."

NUOVA GUIDA DELL'APPIA, Il Mondo, 19 giugno 1962

1961

 "Finché siamo in tempo, insistiamo sull'argomento e invitiamo i volonterosi a fare altrettanto: forse, una volta tanto, arriveremo prima del fatto compiuto e riusciremo a impedire che sia realizzata una grossa sciocchezza, per ora soltanto allo stato di progetto. Si tratta, come accennavamo la settimana scorsa, di sventare l'insana iniziativa che i nostri bravi soprintendenti alle antichità e ai monumenti, mossi non si capisce da quale improvviso furore, hanno deciso di portare a compimento in danno di uno dei più importanti e suggestivi monumenti della superstite campagna dell'Appia Antica, cioè la chiesa di S. Urbano alla Caffarella."

I VANDALI MASCHERATI, Il Mondo, 30 maggio 1961

1961

"Un brutto affare sta per essere compiuto, tanto per cambiare, nella zona dell'Appia Antica. Non si tratta, questa volta, di un ennesimo attentato alla sua integrità paesistico-naturale (del resto perduta definitivamente grazie alla bestiale politica urbanistica di questi ultimi quindici anni): si tratta della premeditata rovina di uno dei suoi più importanti monumenti, grazie all'arcaica e retrograda concezione del restauro monumentale..."

GIU' LE MANI, Il Mondo, 23 maggio 1961

1961

"Ecco il testo del parere del Consiglio Superiore delle antichità e belle arti in merito al Piano Paesistico dell'Appia Antica, di cui abbiamo parlato la settimana scorsa: « La terza Sezione del Consiglio Superiore (...), mentre si rammarica che non sia stato possibile finora reperire i fondi necessari per l'acquisizione per pubblico godimento di una vasta fascia a difesa dell'Appia, ..."

IL PARERE, Il Mondo, 25 aprile  1961

1961

"Pare davvero che, dopo sette anni di travagli, la sorte della via Appia Antica, cioè della campagna romana superstite a sud di Roma (tremila ettari e rotti) stia per essere definitivamente decisa: il Consiglio Superiore delle Antichità e Belle Arti ha nei giorni scorsi espresso il suo parere sugli ultimi ricorsi presentati contro il Piano Paesistico dell'Appia Antica, da Roma alle Frattocchie, approvato con decreto dell'11 febbraio 1960."

DUE PIANI SBAGLIATI, Il Mondo, 18 aprile  1961

1961

"Alle assurdità urbanistiche di Roma, che quotidianamente si registrano grazie alla mancanza di coordinamento fra le varie amministrazioni e all'ignoranza congenita che tutte condividono per quell'istituto importante che si chiama interesse "pubblico", ce n'é una, resa nota recentemente dalla stampa, che è una vera perla, per la sua singolarità, imprevedibilità, ed enormità: la costruzione nientemeno di una zona industriale su quella che i romanisti burloni continuano a chiamare "regina viarum", cioè l'Appia Antica. ..."

APPIA INDUSTRIALE, Il Mondo, 21 marzo 1961

1960

"Dopo alcuni anni di relativo silenzio, la stampa più seria è tornata ad occuparsi della via Appia antica, levando la sua protesta contro le manomissioni e gli attentati che da alcuni mesi si susseguono a ritmo accelerato. Citiamo i maggiori. Immediatamente fuori di porta S. Sebastiano una nuova grossa costruzione sta sorgendo dalle macerie di un vecchio casale fino a togliere completamente la visuale delle mura, ...."

APPIA 1960, Il Mondo, 6 dicembre 1960

1960

"Fiaccole, luminarie, bandiere, opere del regime, cento miliardi di spesa, euforia generale e generale aumento del caos della circolazione: dietro la messinscena olimpica vanno intanto lentamente prendendo corpo alcune iniziative che, insieme ai lavori realizzati per le Olimpiadi, sono destinate a rendere definitivo il disfacimento urbanistico di Roma.

DIETRO IL PARAVENTO, Il Mondo, 6 settembre 1960

1960

"I resti di quello che fu un grandioso complesso archeologico-paesistico, la Via Appia Antica e i ruderi della campagna romana, sono tornati a interessare la cronaca dopo due o tre anni di silenzio, da quando cioè si era assopita l'azione della stampa libera, intesa a difendere dall'attacco della speculazione privata gli avanzi più solenni della storia romana."
IL PARCO INESISTENTE, Il Mondo, 1 marzo 1960

1958

"Al dodicesimo chilometro della Via Ardeatina, sopra un colle che domina uno dei più vasti e intatti paesaggi della campagna romana, ci sono gli avanzi del medioevale Castel di Leva, con le sue mura, le torri quadrate e una piccola chiesa costruita nel 1744 per collocarvi (come diceva il Tomassetti) «una pittura a fresco della Madonna del Divino Amore che stava sul muro del castello che guarda Albano, ..."
LE CASSE DELLA PROVVIDENZA, Il Mondo, 12 agosto 1958

1958

"Il dormiveglia in cui vegetano le autorità che soprintendono ai monumenti romani ha delle strane conseguenze sulla fisionomia della città: vecchi monumenti smembrati in passato ricompaiono inopinatamente qua e là, altri esistenti da sempre cambiano faccia da un giorno all'altro: risultato certo è che i primi vengono normalmente ricostruiti in luoghi inadatti, mentre i secondi diventano irriconoscibili."
RESTAURI E TRASLOCHI, Il Mondo, 11 febbraio 1958

1958

"ROMA MARCESCIT in semetipsa, questa l'epigrafe che meglio si adatta all'anno 1957, chiusosi con due fatti carichi di gravi conseguenze: la distruzione del parco di Villa Chigi e il pratico siluramento del progetto di massima del nuovo piano regolatore. Con l'approvazione della disastrosa variante per Villa Chigi la maggioranza capitolina ha fornito un nuovo esempio di amministrazione dissennata,..."
BILANCIO DI UN ANNO, Il Mondo, 7 gennaio 1958

1957

"Con vivo compiacimento abbiamo appreso dai discorsi del presidente del CONI che «particolari» ambienti e monumenti antichi di Roma saranno «utilizzati» per le gare atletiche delle prossime Olimpiadi che: «anche dall'estero sono giunte sollecitazioni », e il CONI « non ha potuto restare insensibile all'enorme interesse suscitato da tale prospettiva»"
PROPOSTA PER LE OLIMPIADI, Il Mondo, 27 agosto 1957

1957

"I funzionari della nostra amministrazione delle belle arti si agitano, minacciano di scioperare. Il patrimonio artistico italiano - essi dicono - va in rovina per insufficienza di fondi, e perciò essi richiedono allo Stato maggiori stanziamenti: se non verranno accolte le loro richieste, ricorreranno alla rappresaglia, e chiuderanno i musei a Pasqua. ..."
IL MAUSOLEO SOPRAELEVATO, Il Mondo, 5 marzo 1957

1956

"Sono passati tre anni esatti da quando, sul Mondo dell'8 settembre 1953, abbiamo iniziato la nostra campagna in difesa della Via Appia Antica. In una quindicina di articoli abbiamo descritto il nuovo serraglio di attrici, diplomatici e suore che l'hanno invasa, abbiamo parlato della degradazione dei suoi monumenti, della profanazione della sua campagna, ..."
I VANDALI IN CASA. L'APPIA IN POLVERE, Il Mondo, 11 settembre 1956

1955

"I funzionari del CONI e dell'Azione Cattolica, responsabili del progetto di stadio olimpico da costruirsi sopra le Catacombe di S. Callisto (vedi Il Mondo del 18 e 25 ottobre), tacciono impavidi sotto la raffica di proteste, di sdegno e di derisione che la loro bella iniziativa ha provocato sulla stampa, in consiglio comunale, in Parlamento e in Senato. ..."
COM'ERA DOV'ERA, Il Mondo, 1 novembre 1955

1955

"Lo stadio Olimpico che il CONI, spalleggiato dall'Azione Cattolica, intende costruire nella zona più illustre di Roma, cioè sopra le Catacombe di S. Callisto, tra l'Appia Antica e l'Ardeatina, in mezzo ai ruderi dei sepolcri romani e a pochi metri dalla chiesa del Domin Quo vadis?, è certamente l'affronto più screanzato e più empio che negli ultimi anni sia stato escogitato ai danni dell'eterna città. ..."
INFAMIS ARENA, Il Mondo, 25 ottobre 1955

1955

"La straordinaria notizia apparve sui quotidiani romani il 25 settembre. Il presidente del Comitato Olimpico Nazionale, avvocato Onesti, in compagnia del presidente del Centro Sportivo Italiano, professor Gedda, si era recato a Castel Gandolfo dal Santo Padre, per mostrargli il plastico di uno stadio da costruirsi nella «zona delle Catacombe di S. Callisto, di fronte alla chiesetta del Quo Vadis?». ..."
LO STADIO NELLE CATACOMBE, Il Mondo, 18 ottobre 1955

1955

"Anche in campo urbanistico il silenzio appare oggi il mezzo più comodo per sottrarre al pubblico controllo l'opera delle amministrazioni. Allo stesso modo in cui, con ridicoli pretesti, vien mantenuto segreto quanto succede in seno alle commissioni per il nuovo piano regolatore di Roma, ..."
LA LEGGE DEL SILENZIO, Il Mondo, 3 maggio 1955

1955

"Una zona da salvare a tutti i costi», con questo nobile motto il Giornale d'Italia ha promosso un «libero dibattito» sull'Appia Antica, allo scopo di trovare una via d'uscita alla triste situazione in cui versa la Via, tanto gravemente compromessa dalla speculazione e dall'«insensibilità di gente senza scrupoli»: circa 35 sono gli esperti di cui è stato pubblicato il parere, tra l'ottobre e il dicembre del 1954. ..."
I GANGSTERS DELL'APPIA. ESPERANTO URBANISTICO, Il Mondo, 25 gennaio 1955

1954

"Conosciamo i giornalisti, presto si stancano», così sentenziava un funzionario della Pubblica Istruzione circa un anno fa, quando su questo giornale cominciammo a denunciare le prodezze dei gangsters dell'Appia (Mondo, 8 settembre e 17 novembre 1953). L'astuto funzionario si sbagliava: la campagna di stampa ha preso proporzioni considerevoli ..."
LA VALLE DI GIOSAFAT, Il Mondo, 2 novembre 1954

1954

"Difendere l'Appia dagli architetti famelici e in generale dai "romanisti", equivale a portare il proprio contributo alla lotta contro il fascismo cronico, costituzionale e perenne."
TARTUFO URBANISTA, Il Mondo,13 luglio 1954

1954

"Il Ministro della Pubblica Istruzione ha nominato una commissione per lo studio di un piano paesistico che salvaguardi definitivamente l'integrità della Via Appia Antica. In quella commissione figurano tre firmatari della protesta che abbiamo pubblicato sul Mondo del 23 febbraio scorso: Carlo Levi, Nina Ruffini, Umberto Zanotti Bianco, Presidente della commissione è quest'ultimo, persona eccezionale per probità di studioso e prestigio morale. ..."
I GANGSTERS DELL'APPIA. DIECI BUONI CONSIGLI, Il Mondo, 4 maggio 1954

1954 "C'è qualcosa di nuovo oggi sull'Appia: i lavori sono stati sospesi, le lottizzazioni abusive o tacitamente incoraggiate si sono fermate, le prime ordinanze di demolizione sono partite, i prezzi dei terreni precipitano. Quanto è stato scritto in difesa della Via Appia Antica sta dando i suoi primi frutti: come formiche scompigliate le autorità, Comune, Commissione Provinciale, Soprintendenza ai Monumenti, Direzione Generale Antichità e Belle Arti, stanno affannosamente correndo ai ripari per salvare il salvabile. ..."
LEGGE CONTRO LEGGE, Il Mondo, 6 aprile 1954

1954

"Il Ministro della Pubblica Istruzione, Professore Gaetano Martino ha così risposto a Corrado Alvaro, primo firmatario della protesta in difesa della via Appia Antica, pubblicata su Il Mondo del 23 febbraio scorso: «Egregio Dottore, insieme ad altre illustri personalità Ella ha inviato anche a me la lettera nella quale viene richiesto un energico intervento delle Autorità per la salvaguardia dell'Appia Antica. ..."
L'APPIA SOTTO TUTELA, Il Mondo, 30 marzo 1954

1954

"La Campagna iniziata dal nostro collaboratore Antonio Cederna per la difesa della Via Appia Antica ha suscitato l'indignazione degli ambienti culturali contro i responsabili dello scempio. Quindici personalità hanno firmato un appello che viene inviato al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio di Stato, ..."
I DECRETI DELLA MANO SINISTRA, Il Mondo, 23 febbraio 1954

1954

"Un Decreto del 14 dicembre 1953, pubblicato quattro giorni dopo sulla Gazzetta Ufficiale, ha dichiarato «di notevole interesse pubblico» la zona della Via Appia Antica «sita dell'ambito del comune di Roma»: le Mura Aureliane a nord, il confine con Marino a sud, le vie Appia Pignatelli e Appia Nuova a est, la via Ardeatina a ovest, sono i limiti della zona che i decreto intenderebbe in qualche modo salvaguardare. ..."
CEROTTI PER UN MASSACRO, Il Mondo, 26 gennaio 1954

1953

"Il Ministro della Pubblica Istruzione ha firmato un decreto per la tutela della Via Appia Antica: purtroppo l'Appia è ormai deturpata dall'esistenza di una settantina di nuove costruzioni moderne che nessun ministro avrà il coraggio di far radere al suolo".
La città eternit, 8 dicembre 1953, Il Mondo
LA CITTA' ETERNIT, 8 dicembre 1953, Il Mondo

1953

"La via Appia non è una serie di monumenti, ma tutta un monumento" - scriveva Giovannoni del 1918 - "Meglio sarebbe demolirne i muri, asportarne i marmi, sollevare le lastre del pavimento, anziché alterarne la prospettiva..."

L'INVASIONE LEGALE, 17 novembre 1953,

1953

"Entro pochi anni la Via Appia sarà ridotta a un rigagnolo in mezzo alla nuova città che sta sorgendo sopra e attorno ad essa, grazie a una banda di speculatori e all'indifferenza dello Stato. ..."
I GANGSTERS DELL'APPIA, 8 settembre 1953, Il Mondo

 


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